I Giardini di Marzo

I Giardini di Marzo
Il carretto passava e quell'uomo gridava "gelati!"
Al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
Io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
Il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti

All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
Io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
Poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
E la sera al telefono tu mi chiedevi
"Perchè non parli "

Che anno è
Che giorno è
Questo è il tempo di vivere con te
Le mie mani come vedi non tremano più
E ho nell'anima
In fondo all'anima cieli immensi
E immenso amore
E poi ancora ancora amore amor per te
Fiumi azzurri e colline e praterie
Dove corrono dolcissime le mie malinconie
L'universo trova spazio dentro me
Ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è

I giardini di Marzo si vestono di nuovi colori
E le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
Camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti "tu muori"
Se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori
Ma non una parola chiarì i miei pensieri
Continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri

Che anno è
Che giorno è
Questo è il tempo di vivere con te
Le mie mani come vedi non tremano più
E ho nell'anima
In fondo all'anima cieli immensi
E immenso amore
E poi ancora ancora amore amor per te
Fiumi azzurri e colline e praterie
Dove corrono dolcissime le mie malinconie
L'universo trova spazio dentro me
Ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è.

Artist: Lucio Battista - Mogol
Album: Umanamente uomo: il sogno

NOVECENTO - Arte e Vita in Italia tra le Due Guerre

Fino al 16 giugno è esposta, presso i Musei San Domenico di Forlì,  la mostra "NOVECENTO - Arte e Vita in Italia tra le Due Guerre".

"Il Novecento ci ha messo molto a spuntare. L'Ottocento non poté finire che nel 1914. Il Novecento non comincia che un poco dopo la guerra"
Massimo Bontempelli, creatore della rivista "900"

La mostra si apre con uno dei massimi capolavori della pittura italiana, ovvero "La città ideale" (fine del XV secolo).
Seppur di prim'occhio può sembrare strana la presenza di questo quadro, una riflessione accurata sul concetto di modernità, di nuova arte, di nuova ideologia che portasse la concezione di un'era, di uno spazio e di una vita nuova, retta e ordinata secondo determinati canoni e criteri, ci apre la mente a ciò che può considerarsi ispirazione, faro, esempio, dopo il disordine causatao dalla prima guerra mondiale e alla fine delle avanguardie.
Inolte, è davvero una gioia per gli occhi ammirare da vicino questo quadro, con la sua perfetta prospettiva, la colorazione che ci rende una splendida illusione di tridimensionalità e il perfetto equilibrio degli spazi e delle cromie.
Subito dopo, quasi a voler fare una comparazione, troviamo il ritratto di "Silvana Cenni" (Felice Casorati -1922) in cui sono riassunti i concetti cardini che caratterizzeranno il primo dopoguerra.
"Una solida geometria di oggetti, una nuova classicità di forme"
 Carlo Carrà
La mostra esplora vari ambiti: architettura, pittura, scultura, design, moda, grafica, pubblicità; rievoca il clima che aprì le porte all'ideologia fascista, e alla sua influenza che portò alla ricerca di nuove espressioni artistiche, un'armonia tra tradizione e modernità.
Ma l'arte diviene anche propaganda, in un braccio di ferro tra comunicazione, sperimentazione e voglia di rinnovamento.
"Il compito dell'artista,, diviene quello di "inventare miti, favole, storie, che poi si allontanino da lui fino a perdere ogni legame con la sua persona, e in tal modo diventino patrimonio comune degli uomini e quasi cose della natura"
Bontempelli
In contrapposizione a ciò, troviamo un'area dedicata all'attulità dell'epoca.
Un affresco della quotidianità, in cui l'Italia era ancora un paese prevalentemente contadino.
Un percorso a tutto tondo, che di sicuro non delude.
Se avete la possibilità non potete assolutamente prerdervela, l'esposizione è molto ricca e ha bisogno del suo tempo per esseve visitata (due ore è il minimo), ma ne vale davvero la pena.

Bagel

In questi giorni, la neve imbianca timidamente il circondario per poi dileguarsi a mezzo dì.
E tra vento e gelo, ieri io e mia sorella ci siamo cimentate in cucina con una ricetta che meditavamo di fare da un pò.
Si tratta dei Bagel, un tipo di pane appartenente alla tradizione ebraica la cui forma è quella di una ciambella.
Caratteristica importatnte è nella cottura, infatti prima viene lessatto e poi finito di cuocere in forno.
Può essere arricchito da semi di vario tipo sulla superficie.
Noi abbiamo provato con semi di papavero e di sesamo.
Una vera delizia, anche se la prossima volta dobbiamo aggiungere un pò più di sale.


Durante la cottura in forno


Pronti da mangiare

#8 Uccellino

Altro passatempo che Ciccio ama praticare, è l'attacco all'uccellino.
Trattasi di un peluche (comprato da mia sorella) con delle piume per coda e un campanellino attaccato ad un filo elastico.
Posizionato strategicamente, diventa il centro del suo interesse e non mancano poste, agguati, salti e zampate volanti pur di riuscire ad acchiapparlo.
Davvero uno spettacolo spassoso XD.
Mentre studia una strategia
 
Primo attacco
 
Altri tentativi vari
 
Finalmente il successo

Best video #6

Bentrovati con Best Video.
Oggi vi propongo "Otherside" dei Red Hot Chili Peppers.
Amo particolarmente questo video poichè è ispirato al cinema espressionista e ogni volta che lo vedo mi tornano in mente film come "Il gabinetto del Dottor Caligari" e "Metropolis".
C'è da aggiungere che molti video dei RHCP sono davvero magnifici e non mancheranno di apparire in seguito.
Buona visione ^_^.


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