Best Video #1

Ecco un nuovo spazio dedicato ai video musicali che più mi piacciono.
Inizio con Otherwise dei Morcheeba.
Il video è davvero un amore, un mix nostalgico, divertente, tenero, e con un pizzico di suspance.
I protagonisti giocano ad interpretare dei ruoli in una sequenza di pannelli decorati e talvolta automatizzati come i libri pop-up.
La storia è relativamente semplice: lui, tipo sempliciotto ma sincero, ama lei che si innamora dell'altro ganzo e ricco; ma l'altro nasconde qualcosa....
Godetevi il video ^_^

Amazing Grace


Amazing Grace è un film biografico del 2006 diretto da Michael Apted.
Questo parla di William Wilberforce, giovane politico inglese che, sostenuto dalla sua profonda fede, lottò per l'abolizione della tratta degli schiavi.
Eletto giovanissimo alla camera dei comuni, dedicherà la sua vita (e la sua salute) al movimento anti schiavitù.
La sua lotta si protrarrà per anni, fra ricerche di testimonianze, petizioni, publicazioni e sensibilizzazione delle masse.
Un'onda contro uno scoglio di interessi economici che al tempo stesso denigrano ma sostengono l'Inghilterra.
Le buone intenzioni talvolta non bastano, è allora che si cerca di aggirare l'ostacolo.
Ed ecco che l'onda si camuffa in ruscello, aggira lo scoglio ed ottiene i primi risultati.
Infine, nel 1807, la camera approverà l'abolizione del commercio degli schiavi, prima nel Regno e successivamente anche nelle sue colonie.
Il film ci mostra il carattere di quest'uomo (semplice, mite, di fede, appassionato e al tempo stesso corroso) e la sua vita per la causa.
La regia è narrativa, accompagna la storia per favorire lo spettatore.
Ma la perfetta comprensione degli eventi non giustifica la completa calma.
Non vi sono, infatti, momenti particolarmente enfatizzati.
Forse solo lo srotolamento della petizione ha qualcosa in più, ma comunque insufficiente.
La prova degli attori sostiene ciò che la regia non valorizza, soprattutto il protagonista interpretato da Ioan Gruffudd. 
La fotografia si sposa bene con le ambientazioni e con gli umori, pur mantenendo prevalentemente i toni caldi.
I costumi rispecchiano perfettamente l'epoca storica e ben caratterizzano i singoli personaggi.

Il titolo del film deriva dalla canzone Amazin Grace, uno dei più famosi inni cristiani in lingua inglese scritto da John Newton, un exmercante di schiavi che aiuterà Wilbeforce con la sua testimonianza.
"Amazing grace, how sweet the sound
That saved a wretch like me !
I once was lost, but now I’m found
Was blind, but now I see."

#4 - pallina

Sicuramente uno dei suoi giochi preferiti è fare gli agguati alla sua affezzionatissima e personalissima pallina.
Questa è fatta a mano in vari materiali; inizialmemte erano di filo di lana (morbida ma un pò pesante), successivamente in carta argentata (leggera e rumoreggiante, ma poco duratura) ed infine in rafia (leggera e più duratura).
La cosa davvero buffa è che quando gliene preparo una nuova, lui fa le poste.
Non appena se ne accorge inizia a fissare come giro il filo fra le mani e, piano piano, si avvicina.
Prima a destra, poi a sinistra, destra, sinistra, e così via.
Più la pallina prende forma, più lui si avvicina.
Infine, quando la fisso e le faccio un laccetto, mi viene vicino e con la zampetta cerca di prenderla.
Appena terminata, ovviamente, diventa di sua proprietà ed inizia a giocarci a più non posso.
Lo sentiamo correre e scalpitare per i corridoi, talvolta con qualche scivolone che lo fa sbattere vicino ai mobili...
Adoro quando la prende con i denti e se la porta in giro, sembra che ha appena conquistato una preda.
Ma la pallina serve anche a fargli fare salti incredibili.
Talvolta la tengo in mano poggiata in un angolo della parete ad un certa altezza; lui si infila nell'angolo, prende la mira, si dà slancio conle zampe posteriori e salta fino a toccarla.
In questo modo riesco a frgli fare salti alti quanto l'altezza delle mie spalle o poco più, davvero sorprendente.

DALI' - un Artista un Genio

Fino al 1° luglio è ospitata, presso il Complesso del Vittoriano a Roma, la mostra DALI' - un Artista un Genio.
Se avete occasione di passare a Roma, non potete assolutamente lasciarvela sfuggire.
Superate le prime due tappe che la sede crea similarmente per ogni esposizione (mi riferisco al video introduttivo ed alla sintesi degli elementi fondamentali che caratterizzano lo stile e l'arte dell'artista), ci si apre un viaggio coinvolgente.
Veniamo accompagnati lungo un corridoio composto da gigantografie di volti di Dalì in pose ed atteggiamenti singolari e peculiari dell'artista, al termine del quale entriamo in una stanza piena di schermi dove si alternano sperimentazioni cinematografiche e commenti dell'artista in modo da dover girare il volto diverse volte per seguire i cambi di schermo che sono sempre imprevedibili.
L'esposizione poi si sussegue im maniera classica, con le opere distribuite sulle pareti o in teche e degli spezzoni video di interviste o film in cui ha collaborato.
Quello che ho gradito particolarmente erano spiegazioni aggiuntive poste vicino alle opere portanti e più conosciute che aiutavano una maggiore comprensione per i profani o per chi ha una conoscenza non proprio approfondita, anche senza l'ausilio delle guide.
La semplicità espositiva ha favorito una migliore lettura delle opere.
Queste escono dal concetto stesso di opera d'arte per andare a contaminare cinema, teatro, moda, fotografia, packaging e publicità in uno scambio equo fra sperimentazione e comunicazione.
Indimenticabili le sue collaborazioni con Buñuel per il cortometraggio Un chien andalou, con Hitchcock per la scena del sogno nel film Io ti salverò, e con Elasa Schiaparelli che dettò la mado negli anni '30.
Persino Walth Disney ne divenne subito amico, causa anche la reciproca pasione per i baffi, ed iniziò una collaborazione per la produzione di un cortometraggio che però vide la luce molti anni dopo la scomparsa di entrambi.

Egocentrico, geniale e irriverente, Dalì fece della sua stessa vita, del suo stesso essere un'arte.
Egli affermava orgoglioso: "Il surrealismo sono io!".
Il pezzo che tutti vorremo portarci via? La vespa con la sua firma.

Concerto Nightwish

Il 25 aprile è stata l'unica data italiana del tour Imaginaerum del gruppo finlandese dei Nightwish.
Da tempo uno dei miei gruppi preferiti, ho finalmente colto l'occasione per assistere al mio primo, vero concerto *_*.
Concordata la partecipazione all'evento con mia sorella, ho comprato i biglietti ad ottobre.
Per trovare l'unico rivenditore io e mia madre abbiamo girato parecchio per Campbasso finchè non abbiamo trovato il tanto agoniato negozietto di musica sito nella sperduta periferia.... I preziosi biglietti hanno aspettato mesi al sicuro nel cassetto del mio comodino.
Organizzata per bene la settimana di "libertà", considerato che il concerto capitava in un giorno di festa nazionale, avrei solo dovuto prendermi tre giorni di ferie e il ponte del primo maggio avrebbe fatto il resto.
Sfortuna vuole che inizialmente non mi si volevano dare tutte e tre i giorni ma solo due, che sono spuntate riunioni improvvise il martedì mattina (il mio giorno libero, che equivale ad un eufemismo perchè le riunioni e i consigli li mettono sempre di martedì), e in più ponte del primo maggio sospeso. Una vera tragedia, soprattutto perchè mia sorella aveva già preso impegni in merito alla mia presenza. L'unica fortuna è stata la finale concessione dei tre giorni di permesso (fatta comunque pesare), così sono riuscita a partire per ora di pranzo martedì 24 e a tardo pomeriggio arrivo a Faenza da mia sorella.
La mattina del 25 ci svegliamo con comodo, pranziamo presto e subito dopo prendiamo la macchina e da Faenza ci dirigiamo verso Milano. Arriviamo al Forum alle 16:30 convinte che alle 17:00 ci avrebbero fatto entrare ed alle 17:30 sarebbe iniziato il concerto. Ridete pure (e io con voi) ma nessuno mi aveva spiegato che all'apertura dei cancelli in genere passano almeno un paio d'ore prima che inizino i gruppi di apertura..... Comunque, con una certa confusione iniziale riusciamo ad entrare.
In fondo al parterre (spero sia questa la parola giusta) c'era la rivendita ufficiale di gadget e io non mi faccio sfuggire l'occasione e compro una maglietta per me e una da regalare a mio fratello.
Raggiungiamo i nostri posti e, riflettendo sull'effettivo orario, pensiamo entrambe che avremmo potuto avviarci più tardi.
Nell'attesa guardiamo il Forum pian piano riempirsi e notiamo l'eterogenietà delle persone all'interno.
Non solo ragazzi giovani ma anche adulti ed anziani. Che bello quando la musica riesca ad unire generazioni diverse....
Alle ore 19:00 si esibisce il primo gruppo di apertura, le Eklipse. Un quartetto d'archi tedesco che arrangiano in chiave sinfonica successi di vario tipo come  “Cry me a River” di Justin Timberlake, “Paparazzi” di Lady Gaga, il tema de “Il Padrino”, “In The End” dei Linkin Park e “Clocks” dei Coldplay.
A seguire ecco i finlandesi Battle Beast. Una carica di puro heavy metal, anche se non mi sono piaciuti più di tanto, capitanati da una grintosissima cantante che mia sorella ha definito "la versione femminile di Bruce Dickinson" (il cantante degli Iron Maiden).
E finalmente, allo scoccare delle 21:00, inizia il vero concerto.
Un'enorme tenda fatta di strisce bianche copre la scena e, con un gioco di luci ed ombre, compare la sagoma di una persona su una sedia a dondolo.
La magia ha dunque inizio.....
(Avrei voluto inserire il video che ho fatto io, ma forse è troppo pesante e non me lo carica, quindi accontentatevi di questo reperito su youtube)

Sono state due ore di musica bellissime e coinvolgenti. Io e mia sorella ci siamo alternate nel fare video, foto e a scatenarci a ritmo di musica, a cantare a squarciagola e gridare. Davvero una bellissima sensazione.
Un'esperienza da ripetere assolutamente.
La scaletta è stata molto equilibrata alternando pezzi del nuovo album con altri storici. Il gruppo è stato anche magistralmente supportato da un suonatore di cornamusa davvero bravissimo.
Anche la scenografia mi è piaciuta molto. Semplice ma efficace, composta da due quadri di grandi dimensioni e le postazioni delle tastiere e della batteria personalizzate a tema. A completare il tutto, uno schermo enorme in alto che trasmetteva immagini in sintonia con i pezzi. Luci ed effetti pirotecnici hanno fatto il resto.
Alle 23:00 il concerto è finito, il Forum inizia così a svuotarsi. Mia sorella si pente di non aver preso la maglietta e vuole rimediare così ritorniamo al rivenditore che, haimè, le aveva finite. Così usciamo e ci dirigiamo nel parcheggio per recuperare la macchina. Nel mentre i venditori tarocchi svendono i loro gadget (visto che è l'unica data italiana non ha senso conservarli) e la gente fa giustamente acquisti. Raggiunta la macchina decidiamo di aspettare un pò prima di partire poichè si è creata una coda immensa per uscire dal parcheggio. Nel mentre ci rivediamo i video e cantiamo come due sceme in macchina.
Alle 11:45 partiamo e, visto che ci sentivamo l'adrenaline a mille e il sonno non si faceva sentire, decidiamo di non fermarci in zona ma di tornare direttamente a Faenza. Così partiamo e alle 2:15 passate arriviama a casa e ci godiamo il meritato riposo.

Volevo ringraziare di cuore mia sorella per essere venuta con me al concerto e per ever guidato sia all'andata che al ritorno; ringrazio anche i colleghi che gentilemnte mi hanno sostituito a lavoro durante i giorni di permesso.
Nota divertente ed affettuosa: anche a mio padre piacciono i Nightwish, la prossima volta vuole venire anche lui, lo vesto da metallaro e gli compro la maglietta XD.

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