Marie Antoinette

Sofia Coppola ci offre, forse, una delle interpretazioni più realistiche di chi doveva essere realmente Maria Antonietta.
Regina.....si, ma soprattutto un'adolescente, che si ritrova di colpo in un ambiente completamente diverso da quello in cui è cresciuta, stressata dalle continue pressioni materne e dalla corte, si sfoga come qualunque donna.....facendo shopping e mangiando dolci u_u.....
Un trionfo di colori in questo fresco ritratto accompagnato, magistralmente, sia da musica classica che da musica pop.
Diretto nel 2006, è considerato il terzo film della Trilogia sulla Giovinezza Inquieta (1999 - Il Giardino delle Vergini Suicide; 2003 - Lost in Traslation).
Tratto dalla biografia "Maria Antonietta: La solitudine di una regina" di Antonia Fraser.

3 commenti:

Marie ha detto...

Anch'io ho visto questo film e devo dire che mi sia piaciuto molto :)
I colori vivaci mi hanno messo allegria, nonostante la fine triste, la freschezza della protagonista e la sua apparente superficialità me l'hanno fatto gustare insieme agli splendidi abiti e ai dolci così... gustosi! Se lo facessero ancora in tv, mi piacerebbe proprio vederlo :)

Jul ha detto...

Marie Antoinette non mi è piaciuto quanto Il giardino delle vergini suicide della stessa regista,ma ha offerto comunque un punto di vista alternativo e controcorrente su questo personaggio così controverso,cosa che ho molto apprezzato;inoltre,a parte l'adorazione per le tinte pastello del film,nel ritratto che ne ha realizzato la Coppola Maria Antonietta faceva davvero tanta tenerezza.

Elena ha detto...

Non sono una grande fan di Sofia Coppola, ma questo ritratto pop di Maria Antonietta le è riuscito piuttosto bene, aiutata anche da una colonna sonora azzeccatissima che le è valsa l'apprezzamento di tutta una generazione di indie girls amanti degli Strokes (com'ero anche io quando uscì il film). Se ci si aggiunge tutto quel tripudio di colori accesi, abiti fantastici e pettinature incredibili l'effetto è assicurato!


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